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il rapporto annuale AVAID. tante piccole gocce, tanti fili d'erba.

Il nuovo rapporto annuale AVAID

racconta delle tante iniziative di bene che sono nate per contrastare quella “permacrisi” - crisi pervasiva e permanente - che ha segnato il 2022 e che abbiamo tutti visto avanzare e portare tante difficoltà alle popolazioni in guerra, in povertà, vittime di disastri naturali, colpite dagli strascichi della pandemia.

In questo divario, tra l’immensità dei bisogni e il desiderio di offrire soluzioni, si inserisce l’impegno di AVAID.

Papa Francesco, durante l’udienza con la Fondazione AVSI, in occasione del suo 50° compleanno, con al centro il Progetto Ospedali aperti, cui ha partecipato anche AVAID, si è soffermato su questo divario;

Di fronte a tante e gravi necessità, sentiamo tutto il limite delle nostre possibilità di intervento - ha osservato papa Francesco. Ci sentiamo un po’ come i discepoli di Gesù di fronte alla numerosa folla da sfamare: «Non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; ma che cosa è questo per tanta gente?» (Gv 6,5-9). Una goccia d’acqua nel deserto, verrebbe da dire.

Tuttavia anche il pietroso deserto siriano, dopo le prime piogge di primavera, si ammanta di una coltre di verde. Tante piccole gocce, tanti fili d’erba!”

Siamo riconoscenti a tutti coloro che contribuiscono a questi “fili d’erba” e invitiamo tutti a leggere nel rapporto le tante iniziative volte a portare sollievo all’umanità sofferente, che condividiamo con i nostri partner nel mondo.

SCARICA il rapporto annuale 2022 AVAID

Desideriamo la pace. I messaggi dalla frontiera dei conflitti.

E' stato un incontro, l'11 dicembre al Palazzo dei Congressi di Lugano,

intenso e ricco di umanità, incentrato sulla domanda: cosa posso fare io per la pace?

Quante volte ci siamo fatti questa domanda, dandoci spesso risposte desolate.

Diverso è stato ascoltare persone dalla frontiera dei conflitti, impegnate a costruire le condizioni di una vita in pienezza e dignità.

Teresa Mkhitaryan, presidente dell’associazione Germoglio, dedicata alla causa del popolo armeno, ha raccontato di come il mondo si possa cambiare se cambiamo noi, anzitutto. "Non dobbiamo aspettare un potente o un fattore esterno che magicamente risolva i problemi. Dobbiamo essere protagonisti: il bene unisce le persone, il male le divide". Fare qualcosa per sostenere le persone che hanno perso tutto è un bene che unisce e attrae le persone di buona volontà, collaborando al Bene più grande.

Jihane Rahal, di AVSI Libano, ha condiviso la sua esperienza di vita e lavoro a Beirut, legata al sottile filo di una precarietà che può spezzarsi in ogni momento. La preziosità dello stare insieme anche se diversi, l'impegno dei colleghi a favore di chi ha bisogno, ma avendo bisogno essi stessi: una quotidianità che argina il male della guerra.

Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI, ha proposto il richiamo di Papa Francesco all'“l’audacia della pace”: Non basta il realismo, non bastano le considerazioni politiche, non bastano gli aspetti strategici messi finora in atto. L’audacia della pace è la profezia richiesta a quanti hanno in mano le sorti dei Paesi in guerra, alla Comunità internazionale, a tutti noi... denunciando la pazzia della guerra, madre di tutte le povertà".

Francesco Buono, via video da Betlemme, ha raccontato di una vita fortemente insicura in Palestina e Israele, e dello sforzo di dare continuità alle attività educative per i bambini e di sostegno alle famiglie.

"La Campagna Tende di AVAID è un antidoto all'indifferenza e del cinismo, complici del male e delle guerre. Ogni piccolo gesto destinato a sostenere la dignità della vita, contribuisce a edificare e collaborare con il Disegno di bene e di giustizia" ha spiegato Valerio Selle, responsabile di AVAID, dando le ragioni per aderire alla Campagna.

La Campagna sostiene progetti di aiuto alle famiglie e di educazione in Libano, Armenia, a Gerusalemme, Betlemme, Gerico.

Maggiori info qui